giovedì 31 gennaio 2008

Il Fiore della Terra

...tocca al settimo capitolo.
Buona lettura!

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Bologna, stesso giorno, ore 14,30.

Il Presidente Ahmed ben Effendi era vecchio e si sentiva stanco. Lo sorreggeva la fede: insciallah, sia così se Dio vuole.
I raggi del sole filtravano attraverso le tende pesanti dai finestroni romanici di quello che un tempo era chiamato Palazzo di Re Enzo, ed ora era la sede del governo della Repubblica Islamica d’Italia.
Più che governo sarebbe stato corretto definirlo regime: dal tempo del plebiscito del 2050 il Parlamento era, di fatto, divenuto un organo esclusivamente consultivo ed il potere reale era passato al Governo ed al Consiglio degli Ulema.
Lui stesso, il vecchio Presidente, aveva voluto trasferire la sede del potere politico ed amministrativo a Bologna, città diversa dalla sede del Parlamento e di un Vescovo che era anche Capo di uno Stato straniero.

Ahmed scosse la fluente barba bianca e si toccò, con gesto abituale, la natta che da qualche anno gli era cresciuta sul naso aquilino.
Era nervoso e preoccupato. Un messaggio cifrato lo aveva preavvisato dell’arrivo del Gran Muftì Dragut, previsto per mezzogiorno. Dragut non era arrivato e così il Presidente aveva saltato il suo frugale pasto.
L’usciere bussò discretamente alla porta.
Eccellenza Reverendissima, il Consigliere Segreto chiede rispettosamente udienza.
Entri.

Il Consigliere Segreto per gli Affari Economici era il dott. Giovanni Carugati, banchiere svizzero della Valtellina.
La Valtellina aveva chiesto e ottenuto l’annessione al Canton Ticino dopo il plebiscito.
In realtà tale annessione (o secessione, com’era stata malevolmente definita) era stata chiesta dall’intera Regione Lombarda, una delle poche ancora in mano alla destra nazionalista, ma tale pretesa era stata repressa con l’aiuto dei Movimenti Sociali, Antioccidentali ed Islamici, che erano molto forti nel capoluogo, Milano.
Per tacitare le proteste dell’Unione Europea, della quale la Svizzera era da tempo membro influente, era stata tuttavia concessa l’annessione della Valtellina e della Provincia Bergamasca, territori abitati da popolazioni notoriamente riottose e ribelli, che era sembrato meglio perdere che conservare.
Il dott. Carugati, che aveva fatto -e fatto fare- ottimi affari con le gerarchie islamiche del confinante Stato Italiano, era stato chiamato personalmente dal Presidente Ahmed a ricoprire l’ufficio di Consigliere Segreto, novello Necker del ventunesimo secolo, nell’estremo tentativo di far uscire la Repubblica Islamica dal gorgo di una tragica crisi economica.
Il banchiere, pagato a peso d’oro, aveva accettato. Molto ascoltato dal Presidente, era guardato con sospetto sia dagli islamici, che lo consideravano un infiltrato, sia dai cristiani che lo consideravano un venduto.

Il Consigliere Carugati non era latore di buone notizie.
L’inflazione è fuori controllo, Eccellenza Reverendissima, tanto che la Lira Islamica non ha ormai alcun valore. Di conseguenza, si sta sviluppando un importante mercato nero, con euro e dollaro quali uniche valute accettate. La produzione di beni di consumo è insufficiente e i contadini, in prevalenza cristiani, non trovano conveniente produrre molto di più di quello che basta alle esigenze delle loro famiglie, a causa dell’obbligo d’ammasso e del calmiere.
In queste condizioni, Eccellenza Reverendissima, il gettito delle imposte è largamente deficitario, con conseguente aumento del già gigantesco debito pubblico. Le sovvenzioni che un tempo pervenivano abbondanti dai Paesi Petroliferi della Confederazione sono ormai divenute esigue, a causa del crollo del mercato del petrolio che si avvia a non essere più una fonte d’energia remunerativa. Il prossimo inverno sarà all’insegna del freddo e della fame: sono da prevedersi disordini.
Il Presidente ascoltò pazientemente, quasi assorto, stuzzicandosi ritmicamente la natta.
Che soluzioni suggerite, Consigliere Segreto?, disse alla fine.
E’ tutto contenuto in questo rapporto, rispose il banchiere porgendogli un voluminoso faldone.
Riassumete, Consigliere Segreto.
Sarò franco, Eccellenza Reverendissima. Suggerisco l’immediata svalutazione della Lira Islamica e la sua quotazione ai valori di mercato. Riterrei inevitabile, dopo la svalutazione, sottoporre una petizione all’Unione Europea per il rientro nell’area dell’Euro.
Per rivitalizzare l’economia, suggerisco di scendere a patti con i fuoriusciti di Giovane Italia e di favorirne il rientro in patria con opportuni incentivi e garanzie. Sarà inoltre necessario migliorare i rapporti tra comunità cristiana ed islamica, che sono assai degradati.
A tale scopo, suggerisco di indire elezioni politiche generali e di proporre al Papa un nuovo Concordato.
I cristiani, Eccellenza Reverendissima, sono molto sensibili ad alcuni aspetti rituali della loro fede: sarebbe bene accetto che, in applicazione del principio della par condicio, sacerdoti cristiani fossero ammessi alla lettura e commento di un brano del Vangelo durante i servizi nelle Moschee, parallelamente a quanto è già in vigore per le Chiese.
Inoltre, si potrebbe concedere che durante le processioni possano nuovamente essere esibite statue ed immagini.
Tali concessioni potrebbero infondere tra i cristiani nuovo entusiasmo, a tutto vantaggio del loro impegno lavorativo.
Ma Vostra Eccellenza Reverendissima, nella sua immensa saggezza, avrà presenti anche altre provvidenze…
Ahmed ascoltava, pensoso e corrucciato.
Dottor Carugati, vi rendete conto che ciò che mi proponete equivale alla fine del Regime Islamico, ispirato al Sublime Corano?
Dalla voce del Presidente traspariva una nota di malcelata insofferenza.
Carugati arrossì, timoroso di aver ecceduto.
In quel preciso momento irruppe nella stanza un funzionario affannato e stravolto, che si gettò bocconi ai piedi del Mullah.
Eccellenza Reverendissima, l’idromobile del Gran Muftì è stata trovata incendiata in un vallone, nei pressi di Roncobilaccio.
Il Gran Muftì, che Allah misericordioso l’abbia in gloria, è morto!
La polizia sospetta un agguato.
Insciallah, sospirò Ahmed, affranto.
Convocate per domani mattina il Capo della Polizia e quello delle Guardie della Virtù della Fede!
Lei, dottor Carugati, può andare. Discuteremo il suo rapporto in momento più propizio. Ora è tempo di pregare Allah, Gloria a Lui l’Altissimo, il Signore dei mondi.
Ciò che Lui dispone non è a noi comprensibile: non su di Lui dobbiamo meditare, ma su ciò che ha creato e disposto.

Ossequio Vostra Eccellenza Reverendissima, biascicò Carugati uscendo dalla stanza.
La porta sbatté violentemente alle sue spalle.

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